Secondo il pensiero comune una grossa pancia, prima o poi, è ciò che il destino inevitabilmente riserverà a chi ama bere molta birra. Sfatiamo questa leggenda metropolitana: la “pancia da birra” non esiste, o meglio, un addome prominente non è direttamente legato al consumo di questa bevanda.
Negli ultimi anni più di un ricercatore è stato attratto dalla questione della “pancia da birra”, e quale luogo migliore della Repubblica Ceca (paese in cui, tra l’altro, è stata inventata la Pils) per compiere i loro studi?
Per gettar luce sulla faccenda è stato preso un campione di circa duemila persone, ed a tal proposito è bene ricordare che i cechi sono un popolo che consuma grandi quantità di birra.
I risultati hanno lasciato tutti senza parole: sembra che le dimensioni della pancia non siano direttamente correlate con la quantità di birra consumata.Specifichiamo: la birra è caratterizzata da un buon contenuto calorico, che aumenta con la gradazione alcolica.
Quindi, consumarne in grandi quantità porterà inevitabilmente ad ingrassare, soprattutto se si conduce una vita sedentaria. Ma, in questo caso, qualsiasi eccesso alimentare farà ingrassare, e non solamente la birra.
Il fatto che poi il grasso si accumuli sulla pancia non ha nulla a che vedere con questa bevanda: infatti è il DNA a stabilire le zone dell’organismo nelle quali avverrà il deposito dei grassi.
Quindi, se possedete dei geni per la “pancia”, prima o poi ce l’avrete, soprattutto se siete uomini e non tanto per via delle medie che bevete ogni settimana.
Se invece siete donne e amate la birra, è più probabile che invece della pancia vi cresceranno i fianchi o i glutei.
E allora, da dove viene questa leggenda metropolitana?
Probabilmente, in passato “pancia da birra” era un termine utilizzato come sinonimo della cirrosi epatica, una grave malattia che colpisce i forti bevitori e che effettivamente causa notevoli rigonfiamenti dell’addome (di tutt’altro genere, però).